…. e si obbedire non è una virtu’ ….
bisognerà capire come poter boicottare dentro e fuori questa riforma che ci vuole sempre più vicini/e alla scuola degli stati uniti d’america …. io non ho figlie e figli ma questo non vuol dire che non riconosco quello che per me è stata la scuola, lo studio, amore del sapere, le mie professoresse e i miei professori.
Sono nata nel ’61 e questa nascita mi ha agevolato … era del momento magico dell’economia i gloriosi anni trenta di Serge Latouche .
Sono la figlia di un operaio, la nipote di un contadino/carbonaio e la mia mamma e la mia nonna avevano un lessico familiare che Joyce Lussu definirebbe comunitario e delle Sibille dell’appennino Tosco-Umbro- marchigiano.
Sono stata fortunata, ho avuto a disposizione tutte le letture, tutto quello che lo studio mi donava … sono una donna felice, conosco le cose, so essere critica, ma ho avuto la possibilità di avere titoli anche quelli che contano nello status diciamo borghese … sono una dottora commercialista e una revisora dei conti lavoro in un gruppo prestigioso bancario eppure ….. faccio parte del della decrescita nazionale, sono una strega e sono nelle cerchie di donne che vogliono la trasformazione e il cambiamento e non mi annoio mai …. creo, costruisco metafore e giochi, incontro e con intento agisco, ma mi potete anche incontrare mei miei laboratori dove condivido il mio sapere antico di fare la pasta fatta in casa … senza quella scuola …. senza la possibilità di capire dove possiamo spingerci nella critica, senza la possibilità di vivere nel cambiamento, non sarei così!
vi consiglio una lettura – insegnare a vivere – manifesto per cambiare l’educazione- di Edgar Morin (un ottimo lavoro di sintesi).
Naturalmente non ho mai smesso di studiare da allora e di scrivere …. grazie cari professori e professoresse …. amiche e amici ….
con amore sorello